Senza luce il colore non puo esistere
Fauves
Con il termine fauves (in francese “belve, selvaggi”) si indica un movimento artistico d’avanguardia, che in realtà è un gruppo di pittori, perlopiù francesi, che nella prima parte del Novecento diedero vita a un’esperienza di breve durata temporale, ma di grande importanza nell’evoluzione dell’arte, perché ne proponevano l’innovazione. Questa corrente è chiamata anche fauvismo.
L’origine del movimento è da ricercarsi nell’inserimento all’interno della tradizione impressionista francese, alla fine del XIX secolo, di spinte dotate di accenti romantici e nordici, come le proposizioni di Edvard Munch.
MATISSE
Il tavolo da pranzo, H. Matisse 1896
La stanza rossa o Armonia in rosso è un dipinto a olio su tela (180.5×221 cm) realizzato nel 1908 a Parigi dal pittore, illustratore, incisore e scultore Henri Matisse. Acquistato dal collezionista russo Sergej Ščukin è conservato nel Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.
In questa sua opera emblematica del periodo fauves, Matisse visualizza la scena in un interno borghese, una camera con una finestra, in un angolo in alto a sinistra, attraverso la quale si intravede un paesaggio.
Al colore dato per strisce e chiazze dirompenti in molteplici tonalità, si sono sostituite grandi superfici di colore pieno e la bidimensionalità decorativa; tutta la composizione inoltre, e persino la natura, non ha profondità spaziale. Essa assume invece una bidimensionalità illusionistica a cui vengono aggiunti elementi decorativi che diventeranno poi fondamentali nella seconda parte della sua carriera.
Questi motivi floreali e ondulati presenti sulla tovaglia, si ripetono nella tappezzeria e assumono un valore decorativo e musicale.
La costruzione prospettica (indicata dalla sottile linea nera del bordo del tavolo e della piega della tovaglia, sulla sinistra, appena accennata, ma anche dallo spessore del muro) è annullata dalla scelta dello stesso rosso, con l’identico motivo floreale della tovaglia.
I colori dominanti in quest’opera sono i primari rosso, blu e giallo e la costruzione prospettica appena accennata anche dalla sedia e dallo spessore del muro in cui è ritagliata la finestra, si annulla completamente nel resto del dipinto proprio a causa dello stesso colore rosso. Da ciò si capisce che l’artista con questo quadro non vuole rappresentare uno spazio reale, ma invece una dimensione interiore ed emotiva.
Metaforicamente si può collegare la stanza rossa ed i colori forti alla mente di Matisse, che riecheggia nel caos. Mentre contemporaneamente possiamo pensare all’ambiente fuoristante, cioè alla natura come un posto inarrivabile e tranquillo, quasi paradisiaco se confrontato alla sala interna.
L’Atelier Rouge, also known as The Red Studio, is a painting by Henri Matisse from 1911, in the collection of The Museum of Modern Art, New York City.
DE STIJL
Il termine neoplasticismo è comparso per la prima volta nell’ottobre del 1917 con la pubblicazione del primo numero della rivista De Stijl fondata da Theo van Doesburg[1]. Questo termine è stato utilizzato da Piet Mondrian e Theo van Doesburg nella pubblicazione del Manifesto De Stijl per descrivere la loro forma d’arte: astratta, essenziale e geometrica.
PIET MONDRIAN
Pieter Cornelis Mondriaan, meglio conosciuto come Piet Mondrian (Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 1º febbraio 1944), è stato un pittore olandese, fondatore assieme a Theo van Doesburg del “neoplasticismo” (il nome originale è De Stijl, dal nome della rivista De Stijl).
Nonostante siano molto famosi, anche se spesso imitati e banalizzati, i quadri di Mondrian dimostrano una complessità che smentisce la loro apparente semplicità. I quadri “non rappresentativi” per cui è conosciuto, che consistono in linee perpendicolari e campiture di colore geometriche in colori primari (rosso, giallo, blu) col bianco, il nero o il grigio, sono in effetti il risultato di una continua ricerca di equilibrio e perfezione formale evoluta stilisticamente nel corso di tutta la sua vita.
Gerrit Thomas Rietveld
Gerrit Thomas Rietveld (Utrecht, 24 giugno 1888 – Utrecht, 25 giugno 1964) è stato un architetto e artigiano olandese
La casa Rietveld Schröder è una residenza privata progettata da Gerrit Rietveld, maestro dell’architettura neoplastica, e costruita nel 1924 a Utrecht su commissione della signora Truus Schröder-Schräder. Vero e proprio patrimonio architettonico del XX secolo, la costruzione è dal 2000 annoverata tra i beni tutelati dall’UNESCO.
Il Cafè Aubette, situato nella Piazza centrale di Strasburgo, rappresenta uno dei progetti più ambiziosi delle avanguardie artistiche degli anni ’20, tanto da essere definito dai più entusiasti come “la Cappella Sistina” dell’arte moderna.
Il grandioso edificio, antecedentemente adibito a scopi militari, entrò in possesso dei fratelli Horn nel 1922; questi ultimi desiderarono renderlo il punto d’incontro di riferimento per la società di Strasburgo.
Quando il progetto del caffè Aubette fu terminato, Theo van Doesburg, responsabile della messa a nuovo, lo definì come realizzazione di un’immaginazione sfrenata.
http://www.mrkcoolhunting.com/it/posts/46/cafe-aubette.html
LUIS BARRAGAN
Luis Ramiro Barragán Morfín (Guadalajara, 9 marzo 1902 – Città del Messico, 22 novembre 1988) è stato un architetto e ingegnere messicano.È considerato tra i protagonisti del suo tempo, e il più importante architetto messicano del XX secolo.
VALENTINO VAGO